F50

FILIPPI ESPANDE LA GAMMA DI PRODOTTI OFFERTI
Dopo anni di studio tecnico nasce una linea completa di barche da regata dedicata alle vogatrici.
Il nuovo F50 segue il vincente F36 (pesi leggeri femminili) e F44, una delle nostre barche più vendute di sempre.
La nostra attenzione è stata focalizzata sul singolo senior donna.
In entrambi i nostri studi fisiologici e fisici su come reagiscono le barche, siamo stati in grado di confermare alcune ovvie considerazioni, ma fino ad ora non formalmente codificate. Ciò riguarda l'azione d’inerzia delle atlete sulla barca, che è notevolmente diversa rispetto a quella prodotta dagli atleti di sesso maschile.
Usando un software specializzato (come il nostro Kimé), possiamo comprendere le dinamiche del movimento degli atleti in relazione alle loro attrezzature. In particolare i risultati di nuove azioni su entrambi i remi, e la barca e le forze successive che risultano.
In breve, le differenze tra l'applicazione di queste forze negli atleti di sesso maschile e femminile si traducono in una minore inerzia nelle atlete, in particolare nell'accelerazione della barca da parte delle atlete.
I risultati consentono a Filippi di rivedere il design dello scafo per massimizzare la velocità rispetto a specifici tipi di atleti e stampi di progettazione che si concentrano sulle diverse dinamiche degli atleti e forniscono più velocità

Il caso specifico: F50
Guardando la nuova imbarcazione F50, le osservazioni di cui sopra devono essere applicate alle caratteristiche specifiche nell’attacco delle donne senior. Un movimento più potente, in questa fase della vogata, determina uno swing verso la poppa della barca (pitching), più marcato che nei pesi leggeri.
Ciò si traduce in una diversa progettazione della barca pur mantenendo la stessa filosofia di riduzione della superficie bagnata. Ecco perché abbiamo spostato il centro di gravità dell'atleta verso la poppa, aumentando il volume dello scafo in questa zona e allungando la prua che per la maggior parte del tempo rimarrà fuori dall'acqua, ma fenderà l'onda e scivolerà facilmente anche con condizioni non ideali per la gara.

Consigli tecnici per allenatori e atleti:
Non sorprendetevi se l'arco rimarrà fuori dall'acqua o sembra mostrare troppo beccheggio, o anche se il bilanciamento risulterà spostato indietro quando la barca è a riposo. Fidatevi solo delle volte, sicuramente le migliori, che l’atleta vogherà. Se c’è margine, nel senso che la poppa non va sott'acqua durante l'azione, cercare di muovere l'atleta sempre più verso la poppa, muovendo il braccio e la piattaforma in questa direzione, controllando sempre i cambiamenti.

Utilizzando alcuni dei principi di progettazione del popolare F39 e applicandoli in modo specifico alle esigenze delle donne, abbiamo creato una forma rapida e stabile, costruita correttamente per il profilo dell'atleta femminile.