“Sulla carta, il 2022 era un anno post-olimpico. Quello in cui tendenzialmente molti atleti si prendevano una pausa. In realtà in molti di loro hanno spinto comunque sull’acceleratore. Un po’ come noi, che da Tokyo 2020, in avanti, abbiamo continuato a macinare km e novità.

Ci sono state le presentazioni, in locations esclusive, dei nuovi modelli per singolo F69 e F70, e del 2x/2- F68. Quella del “barchino“ (FT4) per bambini fino a 10 anni, sia per il mare che per il fiume. L’intuizione dei riferimenti metrici su tutte le nuove imbarcazioni in uscita dal cantiere, il lancio dell’e-commerce aziendale, con lo spazio dedicato all’abbigliamento della Filippi Collection, di cui fa parte integrante la nuova scarpa MAS 20, sinonimo di confort e sicurezza in barca.

Ma il 2022 è stato un anno importante soprattutto perché siamo riusciti a consolidare relazioni vecchie e nuove con alcune tra i maggiori partner internazionali, con un occhio alle ormai imminenti Olimpiadi del 2024, che se le chiami, rispondono. Con la Francia, ma anche la Croazia, la Spagna, l’Olanda, la Romania, la Nuova Zelanda, l’Australia, l’Italia e scusate se mi sono dimenticato di qualcuno. La grande novità se ce lo permettete è quella di essere riusciti a sbarcare negli States. Un grande onore, per noi, mettere a disposizione il nostro prodotto per gli atleti dell’US Rowing che rappresentano e rappresenteranno questo immenso Paese, almeno fino a Parigi.

Ce la stiamo giocando, giorno dopo giorno, con l’aiuto dei nostri rivenditori e il conforto di qualche buon risultato, che anche quest’anno, francamente, non è mancato. In tutte le gare di interesse mondiale, infatti, il medagliere ha sforato più o meno il 60% di quelle in palio, con le ciliegine costituite dalle performances degli 8+, F42 e F49, oro e argento ai mondiali assoluti di Racice, con Romania e Olanda.

Indubbiamente ha contribuito in questo senso, l’onda lunga dell’oro olimpico dell’8+ maschile, a cui, nell’aprile scorso ha fatto eco il successo planetario e a tempo di record dell’Università di Cambridge, nella Boat Race sul Tamigi.
Ai remi di quell’F42 c’era anche Grace Prendergast a cui ci legano i successi storici delle donne neozelandesi, a livello internazionale. Grace, dopo una straordinaria carriera ha lasciato il canottaggio a fine stagione. La gratitudine che abbiamo nei suoi confronti e delle sue differenti compagne di barca, mi piace estenderla a tutti coloro che hanno scelto la nostra barca da mare o da canottaggio olimpico, nei tanti appuntamenti proposti dal calendario remiero. Speriamo di essere stati all’altezza. Di sicuro ce l’abbiamo messa tutta.”

David Filippi